La vastità del territorio Iraniano, 1.648.195 chilometri quadrati, approssimativamente cinque volte e mezzo più grande di quello italiano, consente di avere le quattro stagioni nello stesso tempo, offrendo panorami e possibilità di escursioni uniche al mondo.
L’Iran è bagnato a nord dalle acque del mar Caspio (che è 28 metri sotto il livello del mare) e a sud dal golfo Persico; a ovest confina con l’altopiano dell’Anatolia e a est prosegue verso le steppe dell’Asia. Il territorio iraniano, anch’esso posto su un altopiano, è caratterizzato da due catene montuose e da una vasta zona centrale desertica.
La catena dei monti Alborz, a nord, che si sviluppa da est verso ovest con vette innevate alte più di 5mila metri (iI Damavand a nordest di Tehran raggiunge i 5671 metri), e la catena dei monti Zagros, a est, che invece va da nord verso sud con cime intorno ai 4mila metri (Zard Kuh-e Bakhtiari è la vetta più alta a 4309 metri), racchiudono il grande altopiano Iranico con i deserti del Dasht-e-Kavir e del Dasht-e-Lut dall’impressionante panorama, e con aree fertilissime, come quella di Esfahan, dove l’acqua è abbondante.
All’Iran appartiene il maggior numero di isole del golfoPersico, tra le quali Qheshm, Kish e Khark.
Il territorio è molto ricco di petrolio. Numerose le dighe costruite sui fiumi, tra cui il Karun (920 km), il Sefid-Rud (795 km) e lo Zaiandeh-Rud (405 km). I grandi fiumi percorrono il territorio e sfociano nel golfo Persico, nel mar Caspio, o nei laghi, i più grandi dei quali sono l’Urumieh, il Neiriz, l’Hamun e il Parishan.
Ma per portare l’acqua nelle grandi città da 2500 anni in persia si scavano i cosiddetti Qanat, veri e propri canali sotterranei, che funzionano con un sistema ingegneristico molto sofisticato tanto che l’Iran ha esportato questa tecnica in tutto il Medio Oriente, nel Nord’Africa e in Spagna. Attualmente la lunghezza dei Qanat raggiunge i 40mila chilometri di canalizzazioni sotterranee.
Le Risorse
Sull’altopiano i contadini coltivano grano, orzo, mais, cotone, barbabietole da zucchero, uva, meloni persiani, e verdura. Lungo la costa del golfo Persico i datteri sono la principale coltura. La calda, piovosa costa del Caspio, che è la regione più fertile dell’Iran, produce canna da zucchero, riso, te, tabacco, e una grande varietà di frutta. Le sue foreste forniscono eccellente legname e carbonella da ardere. Il cospicuo patrimonio ittico del caspio è diviso tra Iran, Russia, A zarbaijan, Turkmenistan e Kazakhstan. E’ del Caspio lo storione che fornisce il famoso caviale, uno dei più pregiati al mondo.
Il petrolio è la prima risorsa naturale del paese. I principali pozzi si trovano a est del golfo Persico. Da qui gli oleodotti portano il greggio nelle raffinerie o ai terminali sul golfo Persico. Le riserve Iraniane di gas naturale, la seconda risorsa, sono di gran lunga le più cospicue nel mondo. Altre materie prime sono il minerale di ferro, cromo, rame, piombo, zinco, zolfo, uranio e carbone di non eccelsa qualità .
L’artigianato
Lo spirito iraniano si è espresso con molta creatività nell’arte e nella letteratura durante tutte le fasi dell’evoluzione storica del Paese. I primi esempi dell’arte Iranica risalgono al IV millennio a.C. Sono opere in terracotta decorate a motivi geometrici o animali. Nei periodi successivi, dagli elamiti ai medi, dagli achemenidi ai sassanidi, fino all’Islam, le opere artistiche si evolvono e si diversificano. Viene introdotto l’uso dei metalli, del vetro, delle pietre, acquisendo sempre maggiore forza espressiva e bellezza.
L’artigianato Iraniano moderno conserva tutti gli elementi dei maestri del passato, arricchito dalla creatività dei maestri di oggi. Esempi del l’artigianato Iraniano sono khatam (una lavorazione a intarsio che produce mosaic di piccole dimensioni ma di grande precisione), i ghalam kar (tessuti in fibre naturali stampati a mano), le ceramiche e gli oggetti in rame e argento, i kilim e i tappeti, tutti rigorosamente fatti a mano, le miniature su osso di cammello.
Il tappeto iraniano è forse il più rinomato prodotto dell’artigianatoIraniano. Questo oggetto, che è di uso domestico e ornamentale nelle case Iraniane, risale forse all’era achemenide e il suo splendore, rinvigorito nel corso dei millenni, ha conquistato gli amanti della bellezza in tutto il mondo. i tappeti Iramani, tessuti in lana pregiata e colorata da tinte vegetali, vengono riconosciuti in base alla loro città di provenienza, come Kashan, Yazd, Kerman, Ardakan, Esfahan, Tabriz e Qom. Perಠalcuni tappeti sono anche denominati in relazione alla tribù dei nomadi che li produce: Bakhtiari, Turkaman e Qashghai.
I Collegamenti
Grandi strade collegano le maggiori città del’Iran. All’inizio degli anni Settanta il Paese aveva 43.450 chilometri di strade, di cui 11mila asfaltati e 21mila con fondo ghiaioso. Dopo la rivoluzione islamica l’Iran puಠcontare su 140mila chilometri di strade, di cui 68mila asfaltati. E il Paese è in continuo sviluppo. La ferrovia ha 5800 chilometri di rotaia e collega l’Iran con la Turchia, il Pakistan e l’Azarbaijan, una delle repubbliche dell’ex Unione Sovietica. I principali porti Iraniani sono nel golfo Persico. L’aeroporto Melirabad di Tehran è internazionale. E a 30 chilometri dalla capitale è in costruzione (1999) l’aeroporto Imam Khomeini, il più grande del Medio Oriente. Le più importanti città hanno un aeroporto con buoni collegamenti aerei interni. La compagnia di bandiera è Iran Air, che assicura collegamenti internazionali e nazionali con le principali città Iraniane e con il mondo. Altre compagnie completano la copertura di tutto il territorio nazionale con voli in 25 aeroporti nazionali.